venerdì 2 marzo 2007

Ripropongo: Kafka ed Escher

Ripropongo questo mio intervento apparso sul mio blog nel Feb.2006 (un anno fa!) e che passò pressoché ignorato (a parte l'entusiasmo di Leonardo) da parte vostra.
Ultimamente si è parlato spesso di paradossi e ci abbiamo giocherellato sopra, mi riallaccio in qualche modo ai quei discorsi, ma senza riproporli.


Avete mai provato a ragionare sulle litografie escheriane che rappresentano impossibili mondi 3D, ma che all'apparenza sembrano "normali"? Avete mai letto "Il Processo", "La Metamorfosi" o "Il Castello" di Kafka? (spero di sì).
Se avete presente un immagine di Escher ben potrete comprendere la realtà che Kafka rappresenta nelle sue opere: una realtà impossibile realizzata come naturale (azzarderei familiare) e normale. Leggendo "Il Processo" ci si rende conto dell'assurdità delle situazioni e spiazza la naturalezza con cui i personaggi le vivono. Si prova la stessa sensazione di quando si focalizza per la prima volta "Il Triangolo Impossibile".
Questo ci spinge a pensare che se vi fosse un ente pensate nelle "realtà" escheriane avrebbe un comportamento, verso situazione assurde per il nostro modo di pensare, totalmente kafkiano.

Le litografie paradossali di Escher e le improbabili situazioni descritte da Kafka, ci mettono davanti al paradosso senza starlo a mediare con intrecciati ragionamenti di logica.

4 commenti:

Leonardo Francesconi ha detto...

applausi

GiaZ ha detto...

Si..clap clap.Non mi ricordavo affatto questo post;probabilmente perchè ancora bazzicavo poco su MSN.Sembra un confronto interessante,bisognerebbe approfondire...(lo farò)

Leonardo Francesconi ha detto...

Direi che tutto ciò esprime un certo senso di alienitudine, e che a mio avviso cambia solo il campo in cui si manifesta l'alienitudine, persone/ambiente.
Con Kafka direi che si manifesta negli avvenimenti e nei comportamenti delle persone, mentre con Escher si manifesta in prevalenza nell'ambiente che circonda le persone (le quali persone, qualora presenti nelle opere del Mauritz Cornelis, non sembrano comunque particolarmente turbate, quindi indirettamente questa alienitudine Escheriana potrebbe definirsi manifesta anche nelle persone).
uhauhauhauha

Gwion ha detto...
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