giovedì 2 agosto 2007

Considerazioni su "La Buona Novella" di de André

per info sull'album e i testi, http://www.viadelcampo.com/html/la_buona_novella.html


  • de André non era precisamente un pio cristiano: è ovvio che l'album non è una semplice messa in musica dei vangeli...
  • un brano come Laudate Dominum non ha ragione di esistere: non ha pregi musicali né testuali, poteva tranquillamente essere incluso come incipit ne L'infanzia di Maria
  • Laudate Dominum e Laudate Hominem sono gli unici 2 brani non narrativi, privi di riferimenti diretti ai Vangeli, "atemporali": quasi esprimessero atteggiamenti umani che dovrebbero essere perenni...
  • il titolo è la traduzione di Vangelo, ma l'album si rifà agli Apocrifi, non ai Canonici.
  • il titolo è la traduzione di Vangelo, i personaggi sono quelli dei Vangeli, soprattutto della famiglia di Gesù: ma in tutto l'album Gesù non parla mai, non ne è neanche pronunciato il nome, e a lui si accenna poche volte e vagamente (un nazareno, il Figlio di Dio, figlio mio detto da Maria).
  • Non solo: le tracce dalla 2 alla 5 sono consequenziali, si va dall'infanzia di Maria alla sua gravidanza passando per l'Annunciazione e la sua rivelazione a Giuseppe. Idem per le tracce dalla 6 alla 9: preparazione delle 3 croci, Via Crucis, compianto delle madri dei crocifissi e discorso di un crocifisso (Tito negli apocrifi è il ladrone buono). L'unico forte stacco cronologico (sottolineato anche dalla musica, cfr. l'incipit di Maria nella bottega del falegname) è tra la traccia 5 e la 6, ed è dalla gravidanza di Maria alla Passione di Gesù. 33 anni esatti: in un album sui Vangeli, de André salta a piè pari la vita di Gesù. Come, del resto, la Risurrezione: l'album finisce prima della sua morte!

Perché tutto ciò? Perché l'intessesse di de André non era cantare il Dio fatto uomo, ma gli uomini puri e semplici. Perciò un album sui Vangeli senza miracoli, senza prodigi (la stessa Annunciazione è quasi un sogno, un'allucinazione), e che non canta Gesù, ma gli uomini che l'hanno circondato e il loro rapporto con la Buona Novella.

E questo si vede anche dalla struttura dell'album, che è un vero e proprio percorso: si parte da Laudate Dominum (invocazione canonica, classica, che mette al centro Dio),ma si arriva a Laudate HOMINEM; un'esortazione a ricordarsi che Maria, Giuseppe, i ladroni...erano uomini come noi ("non voglio/devo/posso pensarti Figlio di Dio, ma Figlio dell'Uomo, fratello anche mio": usa un'espressione dei Vangeli ma in senso diverso...). Ed esattamente a metà tra i 2 "laudate" (quindi al centro dell'album), il brano 5, Ave Maria: Laudate Dominum= formula e significato classici, Laudate Hominem = formula e significato stravolti, Ave Maria= formula classica, ma significato stravolto, non è una preghiera alla Santa Madre, ma alla madre come tante, eccezionale perché comune. "Ave Maria adesso che sei donna, ave alle donne come te, Maria".

De André guardava con diffidenza la deificazione della figura di Gesù, ma ne riconosceva comunque l'eccezionalità come uomo: ne Il testamento di Tito, il divino (i 10 comandamenti) è negato, inutile, ma Tito è scosso "nel vedere quest'UOMO che muore...nella pietà che non cede al rancore"...e l'uomo che conta, che fa il mondo...