sabato 7 luglio 2007

La DIFFERENZIAZIONE al livello delle componenti intangibili.

Cito il mio libro di economia riguardo il discorso che facevamo ieri sera al Ludwig. Purtroppo non conosco il titolo nè l'autore del libro, la copisteria ha "evitato" di fotocopiarmeli.

Definizione di DIFFERENZIAZIONE: strategia competitiva e di crescita attuata dalle imprese, "centrata sull'attribuzione al prodotto o al servizio offerto di fattori (tangibili o intangibili) che ne aumentano il valore riconosciuto dal mercato rispetto a quello attribuito ai prodotti o ai servizi concorrenti".

Più avanti, arriva il paragrafo della differenziazione a livello di componenti intangibili, definenita come ciò che "riguarda tutti gli elementi che influenzano la percezione che il cliente ha del valore di un prodotto e del suo posizionamento rispetto a quello dei concorrenti". I due fattori chiave di questa sono:
  • il marchio: "permette di sviluppare la reputazione del prodotto o di trasferire a suo vantaggio la reputazione di cui l'impresa gode sul mercato." [...] La reputazione "contribuisce fortemente a caratterizzare l'identità percepita dal consumatore".
  • "i valori ideali ed esistenziali che il prodotto o l'impresa che lo propone al mercato rappresenta e intende diffondere": [...] "incorprando determinati valori, il prodotto allarga la sua funzione d'uso: oltre determinati bisogni concreti," è possibile soddisfare "l'esigenza del cliente di affermare la sua appartenenza a un certo sistema di idee e valori o addirittura di favorirne la diffusione".
Ma quali aziende al giorno d'oggi propongono valori ideali ed esistenziali?

Considerando che sullo stesso libro si elencano le più astute strategie per stroncare la crescita delle imprese concorrenti ("barriere d'entrata"), per rubare la clientela ad imprese già affermate, eccetera, ha senso parlare poi di valori ideali ed esistenziali?
Ammò le imprese non nascono per far soldi ma per proporre una morale?

Ecco perchè se tu Fiat, per fare una pubblicità mi citi il Papa o Falcone o chi vuoi, io ti do dell'ipocrita, perchè tu dorvesti solo elencarmi i pregi delle tue autovetture in modo che io eventualmente decido di comprarle. E basta. Non hai la posizione per venirmi a dare lezioni di morale, perchè logicamente, in quanto impresa, tu Fiat sei interessata solo al danaro.