mercoledì 14 marzo 2007

Conoscenza vs. Indifferenza

Essendomi autonominato curatore della parte scientifico-divulgativa del blog, riporto un breve passo tratto da un classico della divulgazione scientifica: Dal Big bang ai buchi neri di Stephen W. Hawking, che mette in luce una comune e triste verità sempre attuale :

"Noi viviamo la nostra vita quotidiana senza comprendere quasi nulla del mondo.[...]Ben pochi di noi spendono molto tempo a chiedersi perchè la natura sia così com'è;da dove sia venuto il cosmo,o se esista da sempre; se un giorno il tempo comincerà a scorrere all'indietro e gli effetti precederanno le cause; o se ci siano limiti ultimi a ciò che gli esseri umani possono conoscere. Ci sono persino bambini,i quali vorrebbero sapere che aspetto hanno i buchi neri; quale sia il pezzo più piccolo della materia; perchè ricordiamo il passato e non il futuro; come mai,se in passato ci fu il caos,oggi non ci sia un caos ancora maggiore; e perchè esiste un universo.
Nella nostra società c'è ancora l'uso,per genitori e insegnanti,di rispondere alla maggior parte di queste domande con una scrollatina di spalle o con un rinvio a nozioni religiose richiamate in modo vago.Qualcuno si trova a disagio dinanzi a problemi come questi,che mettono in luce in modo così evidente i limiti dell'intelletto umano.
Gran parte della filosofia e della scienza sono spinte avanti proprio da tali domande."
Carl Sagon

Riporto inoltre una bella frase dello stesso Hawking per dar lustro a questo post:
"Il profondissimo desiderio di conoscenza dell'uomo è una giustuficazione sufficiente per il proseguire della nostra ricerca."

5 commenti:

Leonardo Francesconi ha detto...

In effetti non ce ne frega poi tanto di quello che ci circonda, è una società un po' quantitativa e basta. Se un fenomeno può arricchirti, usalo, non perdere tempo a capire perchè sia così, tanto rimarrà sempre così. E fu così che l'uomo ha devastato il pianeta sul quale campa... Come si chiama la filosofia del "tanto rimarrà sempre così"? Induttivismo cognitivo? Il ragionamento che fa una persona quando dice "domani mattina sorgerà il sole solo perchè è sempre sorto..."

GiaZ ha detto...
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GiaZ ha detto...

Già.Vi siete mai chiesti perchè una persona viene considerata ignorante se non conosce le basi di storia o letteratura,ma non lo è se non conosce le basi della meccanica..?
..Eppure prima di proclamarsi grandi conoscitori del trascendente,come molti fanno,bisognerebbe impegnarsi a conoscere davvero a fondo l'immanente.Qualcuno disse una volta che ci sono più cose da capire nella realtà che ci circonda,di quante teologi o letterati possano mai immaginare. Una volta ottenuta padronanza di tutto ciò(e per questo una vita raramente basta),allora si può davvero volare con la mente dove si vuole..

Unknown ha detto...

In effetti è un peccato che la "gente" se ne sbatta di conoscere, e capire le cose che ci circondano; gli basta sapere che qualcosa c'è e che funziona, tutto il resto è inutile.
Uno al limite si fossilizza nel suo campo di specializzazione (sempre se ne ha uno), senza avere neanche la minima curiosità verso la più piccola pillola appartenente ad un altro campo.
Per es, non frega mai un cazzo a nessuno quando cerco di spiegare l'etimologia danese antica della parola inglese window. Dietro una parola così stupida e d'uso comune ci sono motivazioni storico-sociali ampissime che tutti ignorano e continueranno ad ignorare, perché tanto ci sarà sempre un buco nella parete da dove entra luce e aria fresca, quando invece è da una vita che brancolano nel buio respirando la loro aria viziata.

(Potremmo mettere una frase tipo questa sulla spalla della pagina: "noi siamo i figli di Faust, custodi di questo Mondo e fan di Wikipedia")

Gwion ha detto...
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