mercoledì 2 maggio 2007

Non morirò del tutto

Orazio è un poeta abbastanza pessimista: "pulves et umbra sumus", siamo ombre e polvere; "carpe diem", vivi il presente, perché non puoi sapere se e quale sarà il domani. Orazio sente l'ineluttabilità della morte e la brevità della vita umana.
Su questi toni scrive 3 libri di odi. Poi "si guarda indietro": guarda ciò che ha scritto, ripercorre la propria opera, e con l'ultima ode del 3° libro proclama


Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo impotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
Non omnis moriar, multaque pars mei
vitabit Libitinam: usque ego postera
crescam laude recens, dum Capitolium
scandet cum tacita virgine pontifex.
Dicar, qua violens obstrepit Aufidus
et qua pauper aquae Daunus agrestium
regnavit populorum, ex humili potens,
princeps Aeolium carmen ad Italos
deduxisse modos. Sume superbiam
quaesitam meritis et mihi Delphica
lauro cinge volens, Melpomene, comam.


Ho eretto un monumento più durevole del bronzo
e più grande della regale mole delle piramidi,
non potrà distruggerlo la pioggia che corrode,
non potrà l’Aquilone sfrenato, né l’infinito
scorrere degli anni o la fuga dei secoli.
Non morirò del tutto, gran parte di me
sfuggirà alle esequie*; e crescerò rinnovandomi
di gloria sempre nuova, finché salirà il Pontefice
Massimo con la tacita vergine al Campidoglio.
Si dirà, là dove risuona l’Aufido violento
e Dauno, povero d’acqua, regnò su popoli
agresti**, che io, da umile divenuto potente,
per primo ho portato il carme eolico
nei ritmi italici***. Sii orgogliosa, Melpomene****,
di ciò che giustamente hai ottenuto, e lieta
cingi le mie chiome di delfico alloro.
(traduzione mia, quelle che ho trovato non mi piacevano)



Non omnis moriar...Non morirò del tutto...
detto da Orazio, è (anche foneticamente) un grido: la morte non ha vinto, non tutto finisce. Io, ombra e polvere, crescerò di gloria sempre nuova...

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* Libitina era la dea che presiedeva ai funerali, ho tradotto direttamente esequie
** riferimenti all'Apulia, terra del poeta
*** rivendica l'aver introdotto a Roma molti metri e modelli greci
**** Musa della poesia