martedì 8 gennaio 2008

- NORGE -


N-1

Cotone, un colossale involucro di cotone lungo 109m con un diametro di 19, per contenere circa 19000m3 di idrogeno. Tre motori Baybach, da 180Kw ciascuno, spingevano l'aeromobile fino a 113km/h. L'N-1 fu costruito nei regi cantieri di costruzioni aeronautiche di Ciampino tra il 1923 e il 1924 dal progetto del prof. Umberto Nobile, tenente colonnello del Genio aeronautico. Il volo inaugurale del due volte nobile dirigibile fu effettuato nel marzo del 1924. Dopo diversi voli di prova il dirigibile fu venduto all'AeroClub Norvegese durante una cerimonia organizzata il 29 marzo 1926 a Ciampino durante la quale l'N-1 divenne il Norge.
Il passaggio di questo maestoso oggetto dal Regno d'Italia a quello di Norvegia vide anche l'incontro dei destini di due grandi uomini: Umberto Nobile e l'esploratore norvegese Roald Amundsen. Quest'ultimo aveva già conquistato il Polo Sud nel 1912 con un mese di anticipo sul suo rivale, l'eroico Robert Falcon Scott morto nel viaggio di ritorno; ed i precedenza, nel 1906, effettuò la prima traversata del Passaggio a NordOvest dalla baia di Baffin allo stretto di Bering con la nave Gjøa. Aveva inoltre tentato di raggiungere il Polo Nord con un idrovolante nel giugno del 1925, ma senza successo. Partendo da questo fallimento, Nobile era sempre più sicuro che il suo mezzo fosse quello adatto per una simile esplorazione ed, incontrato l'esploratore ad Oslo, lo convise a tentare l'impresa sul Norge.

Spedizione al Polo Nord

Alla spedizione contribuì anche l'uomo d'affari statunitense Lincoln Ellsworth che viene annoverato tra i trasvolatori. Una tempesta fece slittare la partenza, programmata per il 3 aprile 1926, vedendo così il Norge partire con una settimana di ritardo da Ciampino salutato da diverse autorità, tra le quali lo stesso Mussolini, alla volta della Baia dei Re nell'arcipelago delle Svalbard da dove sarebbe partita la trasvolata artica vera e propria.
Il volo verso l'avanguardia terrestre norvegese non fu diretto, ma vi furono diverse tappe per far sfoggio della tecnica aeronautica italiana e per dare più rilievo internazionale alla spedizione. La prima tappa fu Pulhalm Market in Inghilterra dove giunsero il 13 aprile; poi fu la volta di Oslo e di Leningrado dove rimase fino al 15 maggio. Nel frattempo Amundsen ed Ellsworth si erano già recati a Ny-Ålesund dove prepararono l'arrivo dell'aeromobile che arrivò il il 7 maggio dopo una breve sosta a Vadsø.
Qui si formò l'equipaggio finale per la trasvolata: 8 norvegesi, 6 italiani, un meteorologo svedese e lo statunitense, ai quali si aggiunse la cagnolina di Nobile Titina, inseparabile mascotte. L'11 maggio del 1926 lasciarono l'hangar di Svalbard alla volta del Polo Nord che venne raggiunto il giorno successivo alle ore 01:30. Sul posto vennero lanciate le bandiere dei tre paesi che avevano contribuito alla spedizione proseguendo il viaggio verso Nome in Alaska.
Avverse condizioni atmosferiche costrinsero il Norge, dopo 13.000km percorsi in 170 ore, ad atterrare presso Teller dove non era stata prediposta una struttura adeguata ad accogliere l'aeromobile che fu costretto ad atterrare senza personale di terra. Non vi furono incidenti per l'equipaggio, ma il dirigibile fu gravemente danneggiato e da Teller non prese più il volo. Fu venduto e smantellato, rimanendo comunque noto alla Storia come il primo aeromobile ad aver sorvolato il Polo Nord.
I due grandi uomini che avevano reso possibile la spedizione, uniti da un dirigibile, si divisero subito dopo il rientro come se veramente fossero stati legati dal destino quel mostro di acciaio ed idrogeno. Non riuscirono a condividere la gloria: Amundsen vedeva Nobile come un 'autista', e Nobile vedeva il norvegese come un 'ospite'. Le loro strade si intreceranno di nuovo e per l'ultima volta ancora per un dirigibile: l'N-4, gemello del Norge, ribattezzato Italia.