martedì 17 aprile 2007

Cognizione e Conoscenza

E' ormai quasi un mese che ho iniziato il corso di "Linguistica e Processi Linguistici", che comprende un'ampia parte dedicata a come le macchine (nel nostro caso ci limitiamo ai softwares) riconoscano ed interpretino il linguaggio umano dalla forma d'onda delle parole, alla struttura grammaticale della frase.
Quindi, prendendo come base le lezioni e il libro di testo, sono partito con i miei voli mentali (che forse già proposi in tempi remoti).

Ipotizziamo un software avanzato che interpreta alla perfezione il linguaggio umano anche solo scritto. L'utente umano chiede al software "i pinguini volano?" (primo input). Il sofware non ha in memoria il concetto di "pinguino" quindi lo cerca su Wikipedia e trova "il pinguino è un uccello aptero" (secondo input). Salva in memoria il concetto di pinguino come "uccello aptero". Fa una seconda ricerca chiedendo "aptero" sempre a Wikipedia che gli restituisce il significato "privo di ali" (terzo input). Aggiorna il concetto che ha precedentemente salvato di pinguino con la delucidazione di aptero. Quindi riponde all'utente "i pinguini non volano sebbene uccelli".

Dopo tutti questi giri informatici, il software REALMENTE SA cosa dice? Infondo ha salvato in memoria il concetto di pinguino, in un ipotetico database che sono le sue conoscenze.
Roso dal dubbio e spinto dalla volontà di conoscere mi sono messo a cercare in Wikipedia; ho cercato cognizione:
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Il termine cognizione (dal latino: cognoscere, "sapere") è utilizzato in diverse maniere per riferirsi alla facoltà per definire l'elaborazione di informazione simile agli esseri umani, l'applicazione di conoscenza e il cambiamento di preferenze. La cognizione o i processi cognitivi possono essere naturali o artificiali, consci e inconsci e per questo motivo sono analizzati differentemente da diverse prospettive e in differenti contesti come la neurologia, la psicologia, la filosofia, la sistemica la scienza dei computer. Il concetto di cognizione è strettamente collegato a concetti astratti di mente, ragionamento, percezione, intelligenza, apprendimento e molti altri ancora che descrivono le capacità della mente umana e le proprietà caratteristiche di intelligenza sintetica. [...]" (Wiki, grassetto mio).

Stando a quanto dice questa definizione, quello che ho descritto sopra è un processo cognitivo artificiale ed inconscio. Quindi il software SA, ha la cognizione del concetto di pinguino.
Allargando un po' le vedute, possiamo arrivare ad affermare che, Wikipedia, intesa come insieme di nozioni inserite in DB, e script che le gestiscono, ha una vastissima cognizione del mondo, più di qualunque altro uomo!

Non pago ho cercato anche conoscenza in Wikipedia:
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La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori). La conoscenza è l'autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un'utilità inferiori. [...]" (Wiki, grassetto mio)

Ecco perché siamo noi, pelose scimmie sudaticce, a programmare i computers: avranno pure una vastissima cognizioni, ma non sanno quello che dicono!!

4 commenti:

Gwion ha detto...

Vero,ciò che rende l'uomo unico non è la quantità di nozioni che può possedere,né i legami che può stabilire tra di esse,ma il fatto che SA di sapere (o di non sapere,se è Socrate)! E' l'autocoscienza che contraddistingue l'uomo.

Uno dei miei filosofi preferiti,Pascal,diceva addirittura che l'uomo,anche se inevitabilmente sopraffatto dai grandi infiniti (il Nulla,il Tutto,la Natura)è comunque superiore ad essi per il solo fatto di PENSARE, di essere cosciente della propria miseria!Perché gli infiniti potranno anche schiacciarlo,ma non lo sanno...

Leonardo Francesconi ha detto...

E certo! Le macchine in tal modo vengono ad essere intese come un'appendice dell'uomo, quindi grazie alle macchine l'uomo può aver accesso velocemente ad una quantità di informazioni enormemente più vasta di quelle che avrebbe a disposizione senza le macchine

GiaZ ha detto...

Esatto...i dittu tuttu.
Condivido a pieno il fatto dell'autocoscienza,il fatto che l'uomo sa di sapere.
Questa particolarità intellettiva porta l'uomo alla sua più grande caratteristica: LA DOMANDA. Una macchina,che non è cosciente del suo sapere,non si pone spontaneamente domande di alcun tipo..
Fromm diceva:"l'uomo è l'unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere.",e questo proprio perchè egli ha coscienza di sè e di quello che SA;
questo ci rende isuperabili rispetto alle nostre stesse invenzioni.(uha)

Leonardo Francesconi ha detto...

...tanto lo sappiamo tutti che periremo soggiogati dai processori...